Il potere guaritivo della natura
L’uomo è influenzato dall’ambiente che lo circonda: risentiamo di ogni tipo di stimolo percepibile con i nostri sensi.
E ciò è particolarmente vero in questo periodo, dove la nostra psiche è bombardata da notizie negative, causa di stress, ansia e angoscia.
Ciò che ascoltiamo, percepiamo, vediamo, ha un impatto non solo sulla nostra mente, ma anche sul corpo. Del resto, non è possibile separare corpo e mente: l’uno influenza l’altro. Diverse ricerche mostrano che gli stimoli, positivi o negativi che siano, hanno un impatto a cascata, influenzandone il funzionamento, sul sistema nervoso, endocrino e immunitario.
Quando ci sentiamo impotenti e in preda al panico, il nostro organismo lo percepisce: aumentano la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e si indebolisce il sistema immunitario.
L’esposizione a un ambiente positivo, piacevole, è però in grado d’invertire questi processi. E, indipendentemente dall’età anagrafica e dalla cultura, l’essere umano trova piacevole la natura; siamo naturalmente attratti dalla bellezza di un bel paesaggio.
Il che, da un punto di vista evoluzionistico, se ci si riflette, ha senso. Prima dell’invenzione dell’agricoltura, della civiltà e della sedentarizzazione, quando dovevamo ancora cacciare e raccogliere frutti per sopravvivere, un bel paesaggio, pieno di risorse naturali, era sicuramente una buona notizia dal punto di vista delle chance di sopravvivenza.
Anche se oggi non abbiamo più bisogno di andare in giro per raccogliere bacche, certi meccanismi mentali sono rimasti, e continuano a influenzarci.
L’esposizione alla natura è, perciò, essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo, e contribuisce, come diversi studi dimostrano, a migliorare diverse funzioni fisiche, abbassando la pressione sanguigna, riducendo la tensione muscolare e la produzione di cortisolo.